05-01-2009 - SOLFITI BYE BYE?

Solfiti bye bye? Goodnews, con riserva!
Di Angelo Di Costanzo
Si è scritto di tutto e inventato di tutto pur di (non) condannare l'uso della solforosa nei vini; finalmente arriva dal Sud Africa la tecnologia che tenta di zittire tutti e che è destinata a rivoluzionare il mondo dell’enologia, non soltanto perché renderà il vino del futuro più sano e gradevole, ma soprattutto perché eliminerà definitivamente (?) il temutissimo mal di testa del giorno dopo. Per chi non lo sapesse infatti, questi può essere causato il più delle volte dai solfiti (in particolare il biossido di zolfo) usati di sovente in maniera massiccia per uccidere i microbi indesiderati e limitare l’ossidazione del vino.
- da TiscaliJack: La macchina (che ha la forma di un doppio frigorifero e può “filtrare” 4 mila litri di vino ogni ora) progettata nei laboratori di L’Ormarins, nei pressi di Stellenbosch, nel Western Cape Wineland, permette di ridurre quasi a zero questi solfiti attraverso un trattamento con i raggi ultravioletti. La tecnologia si chiama Surepure ed è in fase di collaudo non solo nelle più importanti aziende vinicole sudafricane ma anche in California, Cile, Nuova Zelanda e Australia. Secondo Neil Patterson, responsabile della cantina L’Ormarins, ci vorrà un po’ di tempo prima che le prime bottiglie di questi vini arrivino sul mercato. Ma il passo più difficile, che è sempre il primo, è stato fatto. “Sono fortunato a lavorare per qualcuno che è sempre pronto ad abbracciare nuove tecnologie”, ammette Patterson. “L’uso dei solfiti nel vino è un grosso problema. Infatti, se da una parte controlla l’attività dei micro batteri e previene l’ossidazione, dall’altra non fanno bene alla nostra salute e intervengono anche su elementi che ne caratterizzano il gusto”.
C'è già chi urla - "Dio salvi Neil Patterson!" - ma attenzione, aggiungo io: non ci dimentichiamo dell'alcol !
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